Quali tasse si pagano per comprare casa? 2024
Domanda:
“Quali tasse si pagano per comprare casa?”
Risposta:
“Se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva, imposta di registro proporzionale nella misura del 2%; imposta ipotecaria fissa di 50 euro; imposta catastale fissa di 50 euro.”
Quando nel 2016 ho acquistato la mia prima casa ero elettrizzato, certo la spesa non era “poca roba”, ma PER MIA FORTUNA mi sono affidato ad un consulente immobiliare (che poi è diventato amico), che ha subito capito cosa stavo cercando, cosi dopo poche visite, mi ha trovato l’appartamento nella zona che volevo, ad un prezzo molto più basso della media di mercato.
Direi un risultato OTTIMO come prima esperienza con QUESTO gruppo, ma poi sono incominciati i dubbi “notturni”:
- Quanto devo “sborsare” per le tasse?
- Con l’acquisto della casa ci sono delle spese “occulte”?
- Come posso richiedere le agevolazioni?
- Quale notaio scegliere? Domande che TUTTI si saranno fatti durante l’acquisto della loro prima casa, vediamo di rispondere ad alcuni dubbi.
Quali tasse si pagano per comprare casa , posso usufruire dell’agevolazioni prima casa?
Le imposte da pagare vengono ridotte quando l’acquisto riguarda la prima casa. Le stesse imposte agevolate vengono applicate anche alle pertinenze anche se comprate con un atto separato rispetto a quello della compravendita della prima casa. Le agevolazioni sono applicabili in questi casi:
Il fabbricato che si acquista appartiene a specifiche categorie catastali
Il fabbricato è ubicato nel Comune in cui l’acquirente ha o avrà la residenza o lavora
L’acquirente è in possesso di determinati requisiti
Quali tasse si pagano per comprare casa, come si calcolano le imposte?
Nel momento in cui si acquista una prima casa, se la vendita è soggetta a Iva, la base imponibile su cui calcolare l’imposta sul valore aggiunto (4%) è caratterizzata dal prezzo della cessione. Le imposte di registro, ipotecaria e catastale presentano un costo di 200 euro ciascuna.
Il sistema prezzo-valore, invece, si applica nel caso di compravendite non sottoposte ad Iva anche se si compra con i benefici prima casa. Il valore catastale in tali circostanze si ottiene moltiplicando la rendita catastale, rivalutata del 5%, per il coefficiente 110.
Il sistema prezzo-valore viene applicato in questi casi: l’acquirente è un privato; il fabbricato è ad uso abitativo; l’acquirente fa richiesta dell’applicazione del prezzo-valore all’atto della compravendita; le parti specificano nell’atto il corrispettivo stabilito.
I vantaggi per chi acquista sono relativi alla riduzione del 30% degli onorari notarili e ad un potere ridotto di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Quali tasse si pagano per comprare casa, requisiti per ottenere le agevolazioni?
Come detto, è possibile ottenere agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa se ci sono determinate condizioni e se l’acquirente è in possesso di specifici requisiti. Per poter usufruire di tali facilitazioni, la casa che si compra deve appartenere ad una delle seguenti categorie catastali:
A/2 (abitazioni di tipo civile)
A/3 (abitazioni di tipo economico)
A/4 (abitazioni di tipo popolare)
A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare)
A/6 (abitazioni di tipo rurale)
A/7 (abitazioni in villini)
A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi)
Quali tasse si pagano per comprare casa, non sono previste agevolazioni “prima casa” nel momento in cui l’immobile appartiene alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).
Le agevolazioni valgono pure per l’acquisto delle pertinenze, classificate o classificabili nelle categorie catastali C/2 (magazzini e locali di deposito), C/6 (per esempio, rimesse e autorimesse) e C/7 (tettoie chiuse o aperte), limitatamente a una pertinenza per ciascuna categoria.
Quali tasse si pagano per comprare casa, ubicazione immobile influisce sui benefici?
Altro aspetto da non trascurare riguarda l’ubicazione dell’immobile. Per avere questi benefici, la casa deve trovarsi nel territorio del comune in cui l’acquirente ha la residenza. Nel caso in cui sia residente in un altro comune, entro 18 mesi dall’acquisto, l’acquirente deve trasferire la residenza nel comune dove è ubicato l’immobile. La dichiarazione relativa al cambio di residenza deve essere presente nell’atto di acquisto.
Si può beneficiare di queste agevolazioni anche nei casi in cui l’immobile si trovi nel territorio del comune dove l’acquirente svolge la sua attività; si trovi nel territorio del comune in cui ha sede o esercita l’attività il proprio datore di lavoro, se l’acquirente è stato trasferito all’estero per motivi di lavoro o nell’intero territorio nazionale a patto che l’immobile venga acquisito come prima casa sul territorio italiano, se l’acquirente è un cittadino italiano emigrato all’estero.
Quali tasse si pagano per comprare casa , si possono perdere le agevolazioni prima casa?
Le agevolazioni prima casa si possono perdere, se succede ciò si dovrà versare le imposte finora risparmiate, gli interessi e una sanzione del 30% delle imposte stesse. I casi “classici” perché si perda questo vantaggio sono:
-L’abitazione è venduta o donata prima che siano trascorsi 5 anni dalla data di acquisto, a meno che, entro un anno, non si riacquista un altro immobile, anche a titolo gratuito, da adibire in tempi “ragionevoli” a propria abitazione principale.
-Non si sposta la residenza nel comune in cui si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto;
-Entro l’anno dall’acquisto del nuovo immobile non viene venduto quello già posseduto, acquistato con le agevolazioni “prima casa”