Quali tasse si pagano per comprare casa nel 2025? - Sarpi Immobiliare

Quali tasse si pagano per comprare casa nel 2025?

Quali tasse si pagano per comprare casa

Quali tasse si pagano per comprare casa

Domanda:

“Quali tasse si pagano per comprare casa?”

Risposta:

“Se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione IVA, le imposte sono le seguenti:

Imposta di registro proporzionale: 2% del valore catastale;
Imposta ipotecaria fissa: 50 euro;
Imposta catastale fissa: 50 euro.”

Per chi acquista da un’impresa con vendita soggetta a IVA, si applicano:

IVA ridotta al 4% per la prima casa (10% per altre abitazioni non di lusso);
Imposta di registro fissa: 200 euro;
Imposta ipotecaria fissa: 200 euro;
Imposta catastale fissa: 200 euro.

Posso usufruire delle agevolazioni prima casa?

Le imposte vengono ridotte se si tratta di un acquisto prima casa. Questo vale anche per le pertinenze, come box auto o cantine, purché appartenenti a categorie catastali specifiche. Per beneficiare delle agevolazioni, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
Categoria catastale: l’immobile deve rientrare nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11(sono escluse A/1, A/8 e A/9).
Ubicazione dell’immobile: deve trovarsi nel comune di residenza o nel comune dove l’acquirente trasferirà la residenza entro 18 mesi dall’acquisto.
Requisiti personali: l’acquirente non deve possedere altri immobili acquistati con agevolazioni prima casa e non deve essere titolare esclusivo di diritti reali su abitazioni nello stesso comune.

Come si calcolano le imposte per l’acquisto?

Se l’acquisto è da un privato o un’impresa in esenzione IVA: si applica il sistema prezzo-valore, dove la base imponibile è il valore catastale rivalutato del 5% e moltiplicato per 110.
Se l’acquisto è soggetto a IVA: la base imponibile è il prezzo di vendita concordato tra le parti.

Requisiti per ottenere le agevolazioni prima casa

Le agevolazioni fiscali sono applicabili se:
• L’immobile rientra nelle categorie catastali ammissibili.
• L’acquirente trasferisce la residenza nel comune dove si trova l’immobile entro 18 mesi.
• L’acquirente non possiede altri immobili con agevolazioni prima casa.
Le agevolazioni si estendono anche alle pertinenze classificate come C/2 (magazzini e depositi), C/6 (autorimesse), e C/7 (tettoie), purché limitate a una per ciascuna categoria.

Ubicazione dell’immobile e benefici fiscali

La residenza è un fattore chiave per ottenere i benefici fiscali. L’acquirente deve:
• Trasferire la residenza nel comune dell’immobile entro 18 mesi dall’acquisto.
• Dichiarare il cambio di residenza nell’atto di acquisto.

I benefici si applicano anche se:
• L’immobile è nel comune dove l’acquirente lavora o svolge la propria attività.
• L’acquirente è un cittadino italiano emigrato all’estero, a condizione che l’immobile siaacquistato come prima casa in Italia.

Si possono perdere le agevolazioni prima casa?

Sì, le agevolazioni possono essere revocate se:
• L’immobile viene venduto o donato prima di 5 anni dall’acquisto, a meno che entro un anno non si acquisti un altro immobile da adibire a prima casa.
• L’acquirente non trasferisce la residenza nel comune dell’immobile entro 18 mesi.
• Non si vende l’immobile precedentemente acquistato con agevolazioni prima casa entro unanno dall’acquisto del nuovo.

In caso di decadenza, si dovranno restituire le imposte risparmiate, pagare gli interessi e una sanzione pari al 30% delle imposte dovute.

Conclusione

L’acquisto di una casa comporta diverse imposte e requisiti per accedere alle agevolazioni fiscali. Rivolgersi a un consulente immobiliare esperto può fare la differenza, garantendo una gestione corretta delle pratiche e una pianificazione finanziaria adeguata. Contattaci per una consulenza personalizzata e scopri come semplificare il processo di acquisto della tua nuova casa.

Fonti e affidabilità Le informazioni riportate in questo articolo si basano su normative fiscali italiane aggiornate e fonti autorevoli, come:
• Agenzia delle Entrate per le aliquote fiscali e le agevolazioni prima casa.
• Portali immobiliari come Idealista.it e Immobiliare.it per dati di mercato aggiornati.
• Guide professionali pubblicate da associazioni di categoria come FIMAA e FIAIP.

Per ulteriori approfondimenti o chiarimenti, è consigliabile consultare direttamente i siti ufficiali.


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